STAGIONE 2023 2024

Una scala per la luna

concerto per violoncello

Concerto per violoncello

DUO NAMI



  • Sabato 14 Ottobre ore 21.00

Il Duo Nami nasce nel 2023 dall'incontro dei due musicisti: Lavinia Golfarini ed Andrea Volcan, uniti dalla voglia di sperimentare la formazione fresca ed inusuale di due violoncelli. Il Duo studia sotto la guida dei Maestri Luca Provenzani e Lucio Labella Danzi, e ha frequentato diverse Masterclass con importanti violoncellisti del panorama internazionale come il M° Giovanni Sollima e il M° Abel Selaocoe presso la Accademia Stauffer di Cremona. In questi primi mesi di attività il Duo ha collaborato con importanti enti Toscani come ad esempio il Conservatorio L. Cherubini di Firenze e Agimus partecipando anche a diversi Concorsi nazionali e internazionali come "Young International Competition Armonie della Sera" a Livorno, e "Attraverso i suoni" a Firenze.

Durata: 50 minuti.

L'ULTIMA FILA STORIE DELLA MEZZANOTTE teatro di figura

L'Ultima Fila

STORIE DELLA MEZZANOTTE



  • Sabato 28 Ottobre ore 21.00
  • Domenica 29 Ottobre ore 17.00

Oggi in pochi, forse, ricorderanno i momenti in cui le nostre nonne ci prendevano in braccio e ci raccontavano alcune storie. I più potrebbero pensare che ciò servisse per far addormentare i bambini, ma non è del tutto vero. La storia, la favola, è sempre stata un metodo efficace per educare i bambini: occorre a tramandare le proprie radici che stanno nella cultura del racconto e del folclore. Ecco perché la Compagnia L'Ultima Fila ha deciso di intraprendere, come secondo progetto della propria produzione, un percorso legato proprio alla narrazione di una storia, grazie all'ausilio di musica, maschere ed una scenografia piena di stimoli immaginifici e spettacolari. Il Teatro di Figura nella sua vera essenza.

Il lavoro si concentra su un genere specifico dell'emisfero teatrale, quello del Teatro di Figura. I personaggi hanno delle caratteristiche precise, sono dei tipi fissi, un po' come avveniva nella Commedia dell'Arte, e queste sono restituite attraverso maschere integrali, assieme ai costumi. Un modo efficace e stupefacente per comprendere al meglio, fin da subito, le intenzioni dei personaggi. Personaggi come marionette, chiusi in un luogo (il palcoscenico) in cui la protagonista femminile anela il bisogno di rifuggire. L'azione drammaturgica è ambientata all'interno di una scenografia suggestiva e interattiva: un grosso albero che troneggia al centro del palco, ricco di una grande quantità di oggetti di scena. La musica è l'elemento caratterizzante di questo allestimento, composta e arrangiata da Nicolas Gasparini, un compositore attivo a Berlino che ha ceduto i diritti per l'opera credendo nel progetto.

Durata: 50 minuti.

CONCERTO

DONATELLA ALAMPRESE

CON TACCHI E ROSSETTO



  • Sabato 4 Novembre ore 21.00
  • Domenica 5 Novembre ore 17.00

Da Rosita Quiroga, Azucena Maizani, Libertad Lamarque fino ad Amelita Baltar, Eladia Blazquez e alla poesia Contemporanea di Marta Pizzo, il Tango come voce di protesta, cassa di amplificazione dei desaparecidos, strumento di trasformazione e denuncia al femminile. In cento anni di vita del Tango, il contributo artistico della donna è stato fondamentale. Il tango argentino sbarca in Europa nel 1907 grazie alla voce della cantante Flora Rodriguez e seguendo le orme di questa pioniera sono state poi migliaia le donne che hanno creato e interpretato questo genere musicale, inizialmente anche con pseudonimi maschili.

Durata: 80 minuti.

Galligani

ALBERTO GALLIGANI

OPERETTE MORALI



  • Sabato 2 Dicembre ore 21.00
  • Domenica 3 Dicembre ore 17.00

Che rapporto c'è tra il pensiero di Leopardi e la trepidante attesa al centro commerciale per l'uscita dell'ultimo iPhone? Leopardi visse nel secolo della grande fiducia nel progresso tecnologico, economico e sociale, nondimeno dotato di "un cervello fuori moda", non cessò mai di muovere taglienti critiche ai suoi contemporanei. Fustigò con le armi dell'ironia e del sarcasmo i falsi miti dell'ottimismo della ragione e della superbia tecnologica; bollò come fallace e stupida la certezza del raggiungimento della felicità attraverso il progresso. Leopardi diede voce per primo al disagio della cultura, all'infelicità della civiltà; e le Operette morali costituiscono la sintesi in prosa di tutte le sue principali riflessioni. Oggi, a distanza di quasi due secoli dalla loro pubblicazione, la tanto agognata felicità è stata raggiunta? Potrà l'ennesimo iPhone appagare la nostra fame di pienezza?

E poi, quali sono gli effetti della trionfale cavalcata del progresso? E le prospettive? Con le sue atmosfere sospese popolate di personaggi storici e fantastici, ricche di toni e di stili, pur trasmettendo una filosofia dolorosa, le Operette colmano il cuore del lettore e, per certi aspetti, acquistano il sapore della profezia. Tramite la lettura e la messa in scena di alcune Operette e di altri brani di Leopardi, si delinea un percorso teso a cogliere i nessi talvolta molto stretti tra le riflessioni del più grande pensatore italiano dell'Ottocento e le pratiche, i costumi, le abitudini che dominano la società contemporanea.

Durata: 120 minuti.